Amori e intrighi a Rio de Janeiro

Recensione a Traducendo Hannah
S. Nirenstein - La Repubblica

Nei primi decenni del ' 900, nella grande migrazione degli ebrei in fuga dai pogrom verso il Sud America, si verificò, contraddizione stramba in un mondo tanto pio, una vera tratta delle bianche: centinaia di donne, fatte partire con l' inganno oltreoceano (soprattutto attraverso matrimoni falsi già) si ritrovarono prostitute (e molti dicono che fu proprio in quegli ambienti promiscui che nacque l' azzardo del tango). Con Traducendo Hannah il brasiliano Ronaldo Wrobel, avvocato, classe 1968, arditamente fa muovere il suo originale e piacevolissimo romanzo in questo mondo alla deriva ma vitale e colmo di desiderio di riscatto. La storia è quella di Max Kutner, un calzolaio ebreo polacco, arrivato a Rio de Janeiro negli anni ' 30, e costretto dalla polizia a leggere e a tradurre le lettere in yiddish scritte dai suoi compagni di avventura. Tra le tante missive che lo trasportano nelle vite più diverse, sono quelle di una certa Hannah a sua sorella che lo intrigano fino ad ossessionarlo. E Hannah non è, appunto, quella santa donna che sembra. Non solo è una puttana, ma è bellissima e partecipe di molti altri intrighi, come del resto chiunque popoli il racconto.




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