Stefano Jesurum scrive di Pierre di Yoram Kaniuk
su GLI STATI GENERALI
Da amante di cani e di bambini, nel corso degli anni mi è capitato di leggere sul rapporto che ci lega al cane, definito con il melenso e retorico appellativo di “migliore amico dell’uomo”. Avvertenza: se qualcuno inorridisce al parallelo cani-bambini non prosegua nella lettura poiché chi scrive ha sempre considerato sul medesimo piano affettivo i figli pelosi e no. Mi sono così imbattuto in banali pagine strappalacrime. Spesso. Non sempre però.