Archivio giovedì 10 gennaio 2013

La ragazza venuta dalla Bibbia

Lara Crinò recensisce Il libro di Tamàr
di Shlomit Abramson su D di Repubblica


Una ragazzina attraversa le terre riarse dell’antica Israele sulla groppa di un cammello per raggiungere il suo sposo. Si chiama Tamar e ogni notte, nella tenda delle donne della nuova tribù, attende che il ragazzo con cui l’hanno sposata si stenda accanto a lei, ma invano. Quando la dea Ishtar copre il cielo col suo manto nero trapuntato di stelle, il primogenito di Giuda, Er, fugge i suoi fianchi stretti.


ASSAGGIO: La preghiera (Dalla raccolta di racconti di Margarita Khemlin "La terza guerra mondiale".

Tutti sicuramente ricordano che in Irak, quando si dava la caccia a Saddam Hussein, un contadino di quel paese, per aver abbattuto con la sua carabina un elicottero americano, ebbe da Saddam un mucchio di soldi oltre a un gregge di montoni. La cosa fece molto rumore. Ma che c’era di straordinario? In fondo si era servito di un proiettile, di un’arma. Aveva preso la mira, aveva colpito, ed eccolo diventato un eroe.
Ma questa è una storia diversa. A Mosca, nel vicolo Svedskij, viveva un uomo. Aveva una moglie, tre figli e una figlia. Sul passaporto risultava ebreo – Samuil Jakovleviã Vihnoviã – però nessuno ci faceva caso, tanto più che la moglie era russa. Vihnoviã lavorava in una fabbrica di confezioni.




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